Li ricordate quegli anni di tempesta ormonale a non finire? Di solito le donnine scrivono sui diari lunghe epopee sul ragazzino più carino, sullo sguardo di lui che ha incrociato quello di lei (non fa niente se lui guardava dietro, dove c’era una bicicletta nuova e fiammante di un amico), scrivono lettere d’amore e ci spruzzano sopra il profumo, e dulcis in fundo si mettono il rossetto della sorella maggiore e fanno l’impronta sulla carta, per poi scriverci attorno “smack”. I maschi, di solito, guardano semplicemente quella con le tette più grosse.
Questione di priorità.
Gli uomini vengono da marte e le donne da venere, dicono.
Insomma, anche Lisa e Nicola vivono questo momento. Una testimonianza scritta ricorda quegli anni così: “Si limonava duro e si stava appiccicati in maniera snervante per ore e ore”.
La nostra cara Lisa ha il primo morosino. Il nome corrisponde a Giovanni, e per chi non lo conoscesse, basta che il 14 giugno cerchi una fascia tricolore.
Sembra che il destino stia per allontanare i nostri due protagonisti. Ma ecco che avviene un fatto interessante.
Birillona, innamoratissima, come ricorderete, di Nicola, sposta il suo sguardo verso Giovanni.
Lisa rischia grosso. La gelosia è una brutta bestia, da non sottovalutare, e manca poco che la nostra protagonista si prenda un pugno dall’amica, verde d’invidia e accecata d’amore.
Deve passare un altro anno, però. Noi lo facciamo passare in un secondo. Verso fine anno 1993 Lisa e Nico si sono avvicinati. E come tutti i bambini che si piacciono… si picchiano. Passano molto tempo insieme: Mi immagino Nico che guarda il petto di lei, sperando fiorisca presto (immagino, ma non lo so.. e comunque permettetemi qualche licenza poetica), e lei che scrive sul diario e confessa di essersi innamorata, chiedendogli (al diario) e chiedendosi cosa lo trattenga da appoggiare le sue labbra su quelle di lei.
È la sera del 31 dicembre 1993. Lisa e le amiche si preparano alla grande festa di capodanno… in un capannone! Si agghindano sperando di assomigliare a Brenda o Kelly. Lei indossa una giacca di Burberry’s rossa con bottoni dorati (in perfetto stile anni fine 80/inizio 90), pare ereditata ad una vecchia zia, e una gonna a pieghe nera (non criticate il plissettato che è tornato di moda!).
Se il revival degli anni d’oro non fosse completo, vi dico che le stesse voci indiscrete di prima mi riferiscono che i capelli fossero permanentati, con frangia liscia e BOMBATA (aiuto…).
Lisa è sicura del suo successo con Nico: non può non cedere al suo fascino.
E invece… e invece no. (continua...)
lunedì 21 aprile 2008
martedì 15 aprile 2008
Once upon a time. Ovvero: quando il catechismo si trasforma in cupido.
Ve li ricordate gli anni a cavallo tra gli 80 e i 90? Gli anni di Fiorello con la coda di cavallo che presenta il Karaoke, dei Fuseaux, della sveglia della Mulino Bianco a forma di casetta, con il tasto per spegnere il driiiin in cima al camino???
Ebbene, rimanete in quegli anni e spostatevi a Ferrara. È lì che ha tutto inizio. In un sabato pomeriggio di sole. Cielo terso. Neanche una nuvola in cielo.
La piccola Lisa è reduce da ore di interessantissimo catechismo nella parrocchia di Santa Maria in Vado. Non chiedetemi il perché, io me la immagino che saltella prima su una gamba e poi su un’altra, con gli occhioni grandi grandi e una gonna colorata.
Reduce dal catechismo del sabato pomeriggio, dicevo.
Sua mamma l’aspetta proprio fuori dalla parrocchia, parlando con la mamma di un’altra bambina, vittima della dottrina. Fonti indiscrete mi assicurano che il vero nome dell’amica sia BIRILLONA, registrata così all’anagrafe dai parenti, che, alla sua nascita, contenti dell’evento, avevano festeggiato con troppo vino. La mamma di Birillona sta dicendo a quella della piccola Lisa: “Vedi quel ragazzino che gioca a calcio, in porta? Si chiama Nicola e mia figlia si è follemente innamorata di lui”. Lisa sente tutto, si gira piano, sembra un film con il ralenty: parte la musica (se fossimo dieci anni più tardi sarebbe quella di Celine Dion per il film Titanic). Lei lo vede. Ma non ne rimane particolarmente colpita. Nota solo i suoi splendidi capelli lunghi e la sua tuta bianca e nera di Sergio Tacchini.
(Qui è d’obbligo una nota. Io mi vestirò anche da vecchia, ma Nicola si veste, ora come allora, da giovane, con il piccolo dettaglio che ora giovane non è più. :) Chiusa parentesi.)
Che ci crediate o no è così che ebbe tutto inizio. Certo, dalla chiesa di Santa Maria in Vado al castello di il passo non è breve.
Una cosa per volta, abbiate pazienza.
Per i successivi due anni, non succede nulla di che. Ok, parte Beverly Hills 90210, che manda le ragazzine in delirio e che le lascia con una grande dubbio: Dylan o Brendon (chissà perché Steve e David non li cagava mai nessuno, poveretti…), ma per quel che riguarda la nostra storia, non ci sono grandi novità. Nicola è felicissimo per aver ricevuto in regalo una montain-bike color rosso-marmorizzato. Pioggia, neve, grandine, la montain-bike (e anche qui sarebbe doverosa una nota sulla diatriba: di che bici sei? Bmx o montain-bike? Sega o nintendo? -ma "Sega" si scrive così? mi sembra un pò volgare per una cosa da bambini... mah- Juve o milan? Ma lasciamo perdere se no non finiamo più) lo accompagna ovunque, anche nella scuola media vicina a casa sua, che molti dei suoi amici dell’oratorio frequentano. Ogni tanto fanno tutti la strada insieme; è lì che la piccola Lisa e il piccolo Nicola (piccolo già allora) si conoscono meglio. Non hanno però molti contatti. Fanno solo parte della stessa compagnia, che si ritrova il sabato pomeriggio all’oratorio.
I maschi giocano a calcio. Le femmine li guardano giocare. (continua...)
Ebbene, rimanete in quegli anni e spostatevi a Ferrara. È lì che ha tutto inizio. In un sabato pomeriggio di sole. Cielo terso. Neanche una nuvola in cielo.
La piccola Lisa è reduce da ore di interessantissimo catechismo nella parrocchia di Santa Maria in Vado. Non chiedetemi il perché, io me la immagino che saltella prima su una gamba e poi su un’altra, con gli occhioni grandi grandi e una gonna colorata.
Reduce dal catechismo del sabato pomeriggio, dicevo.
Sua mamma l’aspetta proprio fuori dalla parrocchia, parlando con la mamma di un’altra bambina, vittima della dottrina. Fonti indiscrete mi assicurano che il vero nome dell’amica sia BIRILLONA, registrata così all’anagrafe dai parenti, che, alla sua nascita, contenti dell’evento, avevano festeggiato con troppo vino. La mamma di Birillona sta dicendo a quella della piccola Lisa: “Vedi quel ragazzino che gioca a calcio, in porta? Si chiama Nicola e mia figlia si è follemente innamorata di lui”. Lisa sente tutto, si gira piano, sembra un film con il ralenty: parte la musica (se fossimo dieci anni più tardi sarebbe quella di Celine Dion per il film Titanic). Lei lo vede. Ma non ne rimane particolarmente colpita. Nota solo i suoi splendidi capelli lunghi e la sua tuta bianca e nera di Sergio Tacchini.
(Qui è d’obbligo una nota. Io mi vestirò anche da vecchia, ma Nicola si veste, ora come allora, da giovane, con il piccolo dettaglio che ora giovane non è più. :) Chiusa parentesi.)
Che ci crediate o no è così che ebbe tutto inizio. Certo, dalla chiesa di Santa Maria in Vado al castello di il passo non è breve.
Una cosa per volta, abbiate pazienza.
Per i successivi due anni, non succede nulla di che. Ok, parte Beverly Hills 90210, che manda le ragazzine in delirio e che le lascia con una grande dubbio: Dylan o Brendon (chissà perché Steve e David non li cagava mai nessuno, poveretti…), ma per quel che riguarda la nostra storia, non ci sono grandi novità. Nicola è felicissimo per aver ricevuto in regalo una montain-bike color rosso-marmorizzato. Pioggia, neve, grandine, la montain-bike (e anche qui sarebbe doverosa una nota sulla diatriba: di che bici sei? Bmx o montain-bike? Sega o nintendo? -ma "Sega" si scrive così? mi sembra un pò volgare per una cosa da bambini... mah- Juve o milan? Ma lasciamo perdere se no non finiamo più) lo accompagna ovunque, anche nella scuola media vicina a casa sua, che molti dei suoi amici dell’oratorio frequentano. Ogni tanto fanno tutti la strada insieme; è lì che la piccola Lisa e il piccolo Nicola (piccolo già allora) si conoscono meglio. Non hanno però molti contatti. Fanno solo parte della stessa compagnia, che si ritrova il sabato pomeriggio all’oratorio.
I maschi giocano a calcio. Le femmine li guardano giocare. (continua...)
giovedì 10 aprile 2008
A tutto c'è un perchè.
Questo blog è dedicato al matrimonio di Nicola e Lisa.
Mi hanno incaricata loro di scriverlo; questo è il mio compito per il loro matrimonio, e io spero di essere all’altezza della situazione, anche se, credetemi, è tutt’altro che facile.
Il blog è già difficile scriverlo di se stessi, figuriamoci se bisogna scriverlo di altre due persone che, nel mio caso, conosco poco.
Cercherò di farlo con il loro aiuto e con quello dei loro amici, che potranno mandare informazioni sugli sposini, loro fotografie (recenti e vecchissime) ad un indirizzo mail che ho appositamente creato per loro e per questa pagina, e che ognuno può richiedere direttamente a loro.
Lo scopo di questo blog è quello di conoscerli meglio, presentarli a chiunque passi di qui e parlare dell’evento che il 14 giugno li legherà per sempre.
Ma anche di fare due risate, di scambiarci opinioni e ricordi, di conoscere i loro amici.
Ripeto, non so se sarò in grado di gestire tutto questo.
Io ci provo, anche se la passione per la scrittura aiuta fino ad un certo punto.
Si accettano consigli, opinioni, suggerimenti.
Non sono una scrittrice, e nemmeno un’umorista.
Mi chiamo solo Silvia, dicono mi vesta da vecchia (solo perché amo le perle al collo), sono una fanatica di Sex and the city, e mi piace raccontare di quello che vedo.
Benvenuti.
Mi hanno incaricata loro di scriverlo; questo è il mio compito per il loro matrimonio, e io spero di essere all’altezza della situazione, anche se, credetemi, è tutt’altro che facile.
Il blog è già difficile scriverlo di se stessi, figuriamoci se bisogna scriverlo di altre due persone che, nel mio caso, conosco poco.
Cercherò di farlo con il loro aiuto e con quello dei loro amici, che potranno mandare informazioni sugli sposini, loro fotografie (recenti e vecchissime) ad un indirizzo mail che ho appositamente creato per loro e per questa pagina, e che ognuno può richiedere direttamente a loro.
Lo scopo di questo blog è quello di conoscerli meglio, presentarli a chiunque passi di qui e parlare dell’evento che il 14 giugno li legherà per sempre.
Ma anche di fare due risate, di scambiarci opinioni e ricordi, di conoscere i loro amici.
Ripeto, non so se sarò in grado di gestire tutto questo.
Io ci provo, anche se la passione per la scrittura aiuta fino ad un certo punto.
Si accettano consigli, opinioni, suggerimenti.
Non sono una scrittrice, e nemmeno un’umorista.
Mi chiamo solo Silvia, dicono mi vesta da vecchia (solo perché amo le perle al collo), sono una fanatica di Sex and the city, e mi piace raccontare di quello che vedo.
Benvenuti.
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