domenica 20 luglio 2008
venerdì 27 giugno 2008
Badabum cha cha!!!
martedì 24 giugno 2008
lunedì 23 giugno 2008
domenica 22 giugno 2008
SCIOPERO
La redazione.
venerdì 20 giugno 2008
giovedì 19 giugno 2008
martedì 17 giugno 2008
lunedì 16 giugno 2008
domenica 15 giugno 2008
IL GRANDE GIORNO E' ARRIVATO!!!
1. La Lisa che arriva con il buquet nella mano destra e nella sinistra un cartello con scritto: "Il prossimo che dice -Sposa bagnata sposa fortunata- la sposa lo morde".
2. Giovannino che mentre tutti aspettavano la sposa arrivare, con la sua fascia tricolore, dietro il tavolo, muoveva le labbra (voi non avete visto il labiale, ma io sì!) ripetendo il discorso tra sè e sè.
3. Fagetti che piange (seguito da Gianluca, la Lisa, Pietro... senza contare la Fedina, l'unica persona al mondo che si commuove con la lettura del codice civile!)
4. I fiori di zucca fritti.
5. La mia faccia quando ho visto la ministra, e in un nanosecondo ho collegato che la lisa ha il suo cognome. In perfetto romanaccio o detto con un filo di voce "Ma che è? ce vedo male?"
6. La cravatta del Vince.
7. Il fototavolo.
8. La mamma di Fagetti che non riconosce la fotografa e le dice: "oggi il castello è chiuso ai turisti"
Siete tutti invitati a mandarmi i vostri commenti e la vostra top eventi!!! Questo blog, come mi ha suggerito brigida, deve continuare!
martedì 3 giugno 2008
Informazioni varie!
giovedì 22 maggio 2008
Ho bisogno di voi...
mandate all'indirizzo nicolisa140608@yahoo.it le vostre storia su Nicola e Lisa, quello che ricordate, aneddoti simpatici, sogni che avete fatto, gaffe clamorose! Riporterò tutto nel blog! Aggiungete anche foto, se ne avete...
A presto!
Silvia
sabato 10 maggio 2008
La location!
Un post serio per raccontare la storia del castello dove Lisa e Nicola si diranno"Sì!", con anche qualche foto!
Sul primo rilievo appenninico del Reggiano, al limite di mezzogiorno della valle del Po, in un singolare contesto orografico di quattro colli gemelli e contigui sorgevano altrettanti insediamenti fortificati. L'incastellamento dei quattro colli - Montevecchio, Bianello, Montelucio, e Montezane, da levante a ponente, potrebbe essere iniziato già alla metà del X secolo, con Atto Adalberto. I manufatti, secondo quanto riportano le fonti, hanno avuto notevole consistenza edilizia e particolare rilevanza strategica, seppur con ruoli differenziati, come prima linea di difesa dalle invasioni del nord. Anche nella diversa evoluzione strutturale - soltanto Bianello è oggi castello di residenza, degli altri rimangono spezzoni più o meno consistenti delle torri maestre - i castelli denunciano un iniziale organico programma costruttivo e un singolare Habitat di cui Matilde poteva ancora disporre.
Il castello di Bianello è l’unico sopravvissuto delle quattro fortificazioni matildiche che un tempo si allineavano su quattro colli vicini l'un l'altro, sopra l’attuale paese di Quattro Castella, incombenti sulla pianura. Si trattava di avamposti che costituivano la difesa di Canossa contro i pericoli provenienti dalla "Longobardia" e dai valichi alpini. Bianello è stato nei secoli dimora e fortezza dei discendenti dei Canossa sino al 1742. Una pietra all'ingresso delle mura dice Comitissae Matildis opus ("opera della contessa Matilde"), ma l’origine di Bianello, e degli altri tre che lo affiancavano, è anteriore: la sua origine va probabilmente fatta risalire alla metà del X secolo. Il castello presenta un volume compatto con mura bastionate a forma poligonale chiusa. Il mastio conserva l’impianto risalente alla fine del secolo XIII quando un crollo impose il completo rifacimento della torre. Dalla metà del XVII secolo, l’antica struttura militare è stata trasformata in residenza signorile. Varie stanze al piano nobile, alle quali si accede da un imponente scalone neo-barocco, sono decorate da affreschi del sei-settecento. Sono ancora leggibili tuttavia alcune strutture della primitiva rocca. Matilde risiedeva spesso a Bianello. Qui ospitò l’imperatore Enrico IV penitente, prima dell'incontro del 1077 e qui soggiornarono papi e principi. Nel 1111 Matilde vi ricevette il successore Enrico V, reduce dall'incoronazione a Roma, e fu da lui proclamata vicaria imperiale in Italia. Proprio questo avvenimento viene ricordato tradizionalmente l’ultima domenica di maggio nel Corteo Storico Matildico di Quattro Castella che impegna centinaia di comparse in costume e richiama migliaia di spettatori.
mercoledì 7 maggio 2008
Crisi sì, crisi no.
E' come nei migliori romanzi. Ci deve essere un momento in cui le cose vanno storte. Prendete i grandi libri della letteratura mondiale e ne avrete un esempio: Renzo e Lucia non si sposano mica subito; Don Abbondio non li sposa, Lucia fugge dal ramo del lago di Como, si dà alla castità, Renzo, non parliamone, più sfigato di lei...
Insomma c'è sempre un momento in cui la situazione sembra precipitare, e questo perchè così il finale sarà più bello ancora.
Ma soprattutto, all'università, i miei professori di letteratura e giornalismo dicevano sempre che in ogni storia c'è un antagonista. Non si può raccontare una storia senza che ce ne sia uno, magari non cattivo davvero, ma che i bastoni tra le ruote (involontariamente o no) le mette.
Anhe i questa storia cìè un momento di caduta libera, e alla piccola Lisa sembra materializzarsi un antagonista inaspettato. Nicola non solo non la caga nei giorni feriali, inizia anche a rivolgere le sue attenzioni a un'altra fanciulla. Come se la cosa non fosse abbastanza grave, la suddetta è un'amica di lei: una grandissima amica, che non si accorge nemmeno lontanamente di Fagetti, e che quindi non ha colpe. La lisa le vuole un bene dell'anima (a lei e anche a lui) e soffre soffre soffre in silenzio.
Poi, come nei migliori romanzi i suoi "livelli di psicopatologia arrivano all'estremo": inizia a contare quante volte lui rivolge la parola a lei, la sua ragazza, e quante alla sua amica... Ecco il patatrac: è il 1°aprile 1994, sotto casa di lei Renzo e Lucia si trovano a chiachierare. Lei chiede spiegazioni, esausta dal restare impotente e satura di dolore, e lui divaga. Non sa, non è sicuro, ha dei dubbi. "Forse è meglio se ci lasciamo..."
Lei lo bacia per l'ultima volta e scappa via... a scrivere pagine di diario. Riesce però a lasciargli un mazzo di lettere, scritte in quei mesi di insicurezze e gioie/dolori.
Quella sera guarda "Inovina chi viene a cena?" su Rete4, pinage a più non posso.
Fino a che suona il telefono. E' lui!!!!! Chiede umilmente perdono, promette di cambiare, di darle le attenzioni che merita, ammette di non aver capito l'importanza della loro storia, l'amore che lei prova per lui.
Io, scusate, me lo immagino che arriva sotto casa della Lisa cantando "Sei un mito" degli 883, e per coronare il tutto sarebbe bellissimo se alle sue spalle ci fosse repetto che balla!
I due nostri eroi sono tornati insieme, e da adesso, non riusciranno a staccarsi mai più!
Altro piccolo inciso: ho caricato un pò di foto, avete visto? Cosa ne pensate? commentate!
giovedì 1 maggio 2008
Si limona o no???
Presto la puntata successiva! continuate a seguirci!
La sera dell’ultimo dell’anno, insomma, Nico gioca solo con Giovanni, non la degna nemmeno di un misero e superficiale sguardo, tanto che lei, presa da una voglia di ripicca si mette in pista a ballare con il buon Sebastiano, 16 anni e un metro e novanta abbondanti già da allora. I paparazzi la immortalano con sotto ai piedi una panca di legno, per arrivare ad abbracciare il suddetto Sebastiano. Insomma niente. Nicola ha in testa solo i suoi amici.
Reduci dalla serata, quindi, il pomeriggio del 1° gennaio 1994, i ragazzi di Santa si ritrovano per commentare la memorabile esperienza...e dopo alcuni commenti su:- un marocchino ubriaco 40enne molestatore- il piano superiore del capannone dove si svolgeva la festa, dove la temperatura toccava i 60 gradi e dove di certo furono concepiti almeno una decina di bambini che attualmente avranno 14 anni......dopo questi commenti, Lisa si avvia verso casa, disillusa più che mai.Nicola decide però di accompagnarla. le 2 loro case erano poste in due strade parallele e distavano circa 10 metri in linea d'aria, mi dicono. Mi dicono anche che per andare a casa della Lisa bisognava pertanto necessariamente passar davanti a quella di Nicola…il furbo quindi, non appena arrivano davanti al suo portone dice alla fanciulla con aria candida e disinteressata (parafrasando un celeberrima canzone degli 883) "Vieni su da me che tanto non ci sono i miei?"Lei, inebetita sale le scale...lui le ricancara la dose dicendo : "volevo farti vedere la cassetta del concerto di Luca Carboni...so che ti piace..." Ma Lisa, ingenua, continua a non capire: ormai nella sua mente è convinta che lui la guardi solo con gli occhi dell'amicizia.Arrivano in casa, si sediamo sul divano e guardano la famosa cassetta...e poi si comincia con la solita storia: botte da orbi e solletico (in effetti da ragazzini funziona così, sempre! NdSilvia) finché, non si sa perché, né per come, finalmente lui la bacia e la ribacia ancora ed ancora, ed ancora mentre la accompagna alla porta (nel frattempo erano le 19 e 30 ed io avevo il coprifuoco)La piccola Lisa torna a casa in estasi, camminando a dieci metri da terra!Il giorno dopo, però lei si accorge che la loro situazione non è molto chiara. Nessuno ha proferito infatti la classica domanda: " mi vuoi venire insieme?"E lei si chiede: ma siamo insieme o no?Il giorno dopo la storia si ripete....si baciano, si ribaciano e si ribaciano ancora. Sempre di nascosto, in casa o sotto casa nell'androne. Lui non proferisce verbo, ed anzi, in presenza dei nostri amici a malapena stenta a salutarla.Dopo qualche giorno, lei, esausta forse, chiede spiegazioni: Insomma, ma perché non vuole far sapere che stanno insieme? Lui dice che odia le coppie che si sbaciucchiano in pubblico, che si vergogna (i soliti discorsi da maschio), che è una cosa privata tra loro (altro discorso tipicamente maschile post anni 12).Lei, ve la immaginate? Soffre come un cane e riempie pagine e pagine di diario. Insomma, il bello di avere un amore a quell’età è che lo si vuole dire a tutti, farsi vedere mano nella mano, farsi venire a prendere davanti a scuola, andare a fare giri in piazza avvinghiati, e limonare duro sempre.Invece il nostro menage per i primi 3 mesi fu: - nei giorni feriali: lui gioca a calcio, lei lo guarda e lo aspetta per accontentarsi di due miseri minuti di bacini rubati, - mentre nei festivi, quando i genitori di Nicola se ne andavano ad Abano Terme, lui chiamava lei per trovarsi da lui, e lì si parlava e si limonava sempre più duro. Lei si dimentica la frustrazione della settimana appena trascorsa...frustrazione che riprendeva puntuale il lunedì successivo....
lunedì 21 aprile 2008
La Lisa si innamora...
Questione di priorità.
Gli uomini vengono da marte e le donne da venere, dicono.
Insomma, anche Lisa e Nicola vivono questo momento. Una testimonianza scritta ricorda quegli anni così: “Si limonava duro e si stava appiccicati in maniera snervante per ore e ore”.
La nostra cara Lisa ha il primo morosino. Il nome corrisponde a Giovanni, e per chi non lo conoscesse, basta che il 14 giugno cerchi una fascia tricolore.
Sembra che il destino stia per allontanare i nostri due protagonisti. Ma ecco che avviene un fatto interessante.
Birillona, innamoratissima, come ricorderete, di Nicola, sposta il suo sguardo verso Giovanni.
Lisa rischia grosso. La gelosia è una brutta bestia, da non sottovalutare, e manca poco che la nostra protagonista si prenda un pugno dall’amica, verde d’invidia e accecata d’amore.
Deve passare un altro anno, però. Noi lo facciamo passare in un secondo. Verso fine anno 1993 Lisa e Nico si sono avvicinati. E come tutti i bambini che si piacciono… si picchiano. Passano molto tempo insieme: Mi immagino Nico che guarda il petto di lei, sperando fiorisca presto (immagino, ma non lo so.. e comunque permettetemi qualche licenza poetica), e lei che scrive sul diario e confessa di essersi innamorata, chiedendogli (al diario) e chiedendosi cosa lo trattenga da appoggiare le sue labbra su quelle di lei.
È la sera del 31 dicembre 1993. Lisa e le amiche si preparano alla grande festa di capodanno… in un capannone! Si agghindano sperando di assomigliare a Brenda o Kelly. Lei indossa una giacca di Burberry’s rossa con bottoni dorati (in perfetto stile anni fine 80/inizio 90), pare ereditata ad una vecchia zia, e una gonna a pieghe nera (non criticate il plissettato che è tornato di moda!).
Se il revival degli anni d’oro non fosse completo, vi dico che le stesse voci indiscrete di prima mi riferiscono che i capelli fossero permanentati, con frangia liscia e BOMBATA (aiuto…).
Lisa è sicura del suo successo con Nico: non può non cedere al suo fascino.
E invece… e invece no. (continua...)
martedì 15 aprile 2008
Once upon a time. Ovvero: quando il catechismo si trasforma in cupido.
Ebbene, rimanete in quegli anni e spostatevi a Ferrara. È lì che ha tutto inizio. In un sabato pomeriggio di sole. Cielo terso. Neanche una nuvola in cielo.
La piccola Lisa è reduce da ore di interessantissimo catechismo nella parrocchia di Santa Maria in Vado. Non chiedetemi il perché, io me la immagino che saltella prima su una gamba e poi su un’altra, con gli occhioni grandi grandi e una gonna colorata.
Reduce dal catechismo del sabato pomeriggio, dicevo.
Sua mamma l’aspetta proprio fuori dalla parrocchia, parlando con la mamma di un’altra bambina, vittima della dottrina. Fonti indiscrete mi assicurano che il vero nome dell’amica sia BIRILLONA, registrata così all’anagrafe dai parenti, che, alla sua nascita, contenti dell’evento, avevano festeggiato con troppo vino. La mamma di Birillona sta dicendo a quella della piccola Lisa: “Vedi quel ragazzino che gioca a calcio, in porta? Si chiama Nicola e mia figlia si è follemente innamorata di lui”. Lisa sente tutto, si gira piano, sembra un film con il ralenty: parte la musica (se fossimo dieci anni più tardi sarebbe quella di Celine Dion per il film Titanic). Lei lo vede. Ma non ne rimane particolarmente colpita. Nota solo i suoi splendidi capelli lunghi e la sua tuta bianca e nera di Sergio Tacchini.
(Qui è d’obbligo una nota. Io mi vestirò anche da vecchia, ma Nicola si veste, ora come allora, da giovane, con il piccolo dettaglio che ora giovane non è più. :) Chiusa parentesi.)
Che ci crediate o no è così che ebbe tutto inizio. Certo, dalla chiesa di Santa Maria in Vado al castello di il passo non è breve.
Una cosa per volta, abbiate pazienza.
Per i successivi due anni, non succede nulla di che. Ok, parte Beverly Hills 90210, che manda le ragazzine in delirio e che le lascia con una grande dubbio: Dylan o Brendon (chissà perché Steve e David non li cagava mai nessuno, poveretti…), ma per quel che riguarda la nostra storia, non ci sono grandi novità. Nicola è felicissimo per aver ricevuto in regalo una montain-bike color rosso-marmorizzato. Pioggia, neve, grandine, la montain-bike (e anche qui sarebbe doverosa una nota sulla diatriba: di che bici sei? Bmx o montain-bike? Sega o nintendo? -ma "Sega" si scrive così? mi sembra un pò volgare per una cosa da bambini... mah- Juve o milan? Ma lasciamo perdere se no non finiamo più) lo accompagna ovunque, anche nella scuola media vicina a casa sua, che molti dei suoi amici dell’oratorio frequentano. Ogni tanto fanno tutti la strada insieme; è lì che la piccola Lisa e il piccolo Nicola (piccolo già allora) si conoscono meglio. Non hanno però molti contatti. Fanno solo parte della stessa compagnia, che si ritrova il sabato pomeriggio all’oratorio.
I maschi giocano a calcio. Le femmine li guardano giocare. (continua...)
giovedì 10 aprile 2008
A tutto c'è un perchè.
Mi hanno incaricata loro di scriverlo; questo è il mio compito per il loro matrimonio, e io spero di essere all’altezza della situazione, anche se, credetemi, è tutt’altro che facile.
Il blog è già difficile scriverlo di se stessi, figuriamoci se bisogna scriverlo di altre due persone che, nel mio caso, conosco poco.
Cercherò di farlo con il loro aiuto e con quello dei loro amici, che potranno mandare informazioni sugli sposini, loro fotografie (recenti e vecchissime) ad un indirizzo mail che ho appositamente creato per loro e per questa pagina, e che ognuno può richiedere direttamente a loro.
Lo scopo di questo blog è quello di conoscerli meglio, presentarli a chiunque passi di qui e parlare dell’evento che il 14 giugno li legherà per sempre.
Ma anche di fare due risate, di scambiarci opinioni e ricordi, di conoscere i loro amici.
Ripeto, non so se sarò in grado di gestire tutto questo.
Io ci provo, anche se la passione per la scrittura aiuta fino ad un certo punto.
Si accettano consigli, opinioni, suggerimenti.
Non sono una scrittrice, e nemmeno un’umorista.
Mi chiamo solo Silvia, dicono mi vesta da vecchia (solo perché amo le perle al collo), sono una fanatica di Sex and the city, e mi piace raccontare di quello che vedo.
Benvenuti.